LE ORIGINI DELLA CANOA POLO
( I primi anni 1920-1992)
By
Reza Ali
(Autore)
Presidente e Fondatore Natisone Kayak Club.
INTRODUZIONE
Canoa Polo, che sport affascinante! Ha tutte le carte in regola per diventare un gioco fantastico, sia dal punto di vista dei giocatori che del pubblico.
E’ dinamico e veloce, tecnico e spettacolare, facile da apprendere e accessibile a tutti senza il bisogno di eccessive capacità canoistiche.
Ma cos’è esattamente questo gioco, praticato in molte nazioni in giro per il mondo ma non ancora troppo conosciuto, e soprattutto, come è cominciato?
Anche se il gioco della canoa polo è uno sport a squadre che sta crescendo rapidamente, è alquanto sconosciuto al di fuori della sua area.
Anche se molti atleti hanno cominciato a spargere la voce di questo gioco all’interno dei loro paesi nell’ultima metà del 21° secolo, poco o addirittura niente è stato documentato del loro lavoro.
Per molti anni il mio obiettivo era quello di documentare gesta di quei primi pionieri di canoa polo. Chi era, cosa li ha motivati a promuovere quella disciplina che ha caratterizzato il mondo della canoa del 21° secolo.
Questo argomento suscita in me particolare interesse in quanto sono stato anch’io un pioniere di questo sport introducendolo in Italia nel 1970.
Questo articolo è il culmine della mia ricerca nel ritrovare persone che come io hanno introdotto il gioco della canoa polo nelle loro comunità.
Ancora oggi non è certo quale persona o nazione per prima ha introdotto il gioco nella sua forma attuale. Ci sono pochi documenti relativi a questo tema pure su internet, pertanto spero che questo articolo possa aiutare coloro che vogliono dare un po’ più luce sugli albori della canoa polo.
Permettetemi di spiegarlo più dettagliatamente.
DEFINIZIONE
Innanzi tutta la definizione moderna della canoa polo afferma che esso è uno sport giocato da 2 squadre, ciascuna di 5 giocatori seduti in kayak individuali ed ingaggiati in una competizione acquea con palla svolta all’interno di un campo. Lo scopo del gioco è di segnare con la palla nella porta avversaria. La squadra che si aggiudica più reti vince.
A mio avviso il nome del gioco è un malinteso perché dovrebbe chiamarsi kayak polo. In conformità del regolamento I.C.F. (International Canoe Federation), l’equipaggiamento principale di questo sport è il kayak e non la canoa. Pertanto il termine canoa non è menzionata in tutto il documento.
La differenza tra le due imbarcazioni sta nel fatto che il kayak è un’imbarcazione chiusa all’interno della quale il canoista è seduto con le gambe distese e puntate contro degli appoggi per incrementare la stabilità, ed utilizza una pagaia a due pale per muoversi, mentre la canoa è aperta in stile Canadese e la si comanda in ginocchio mediante una pagaia con pala unica.
Le canoe chiuse sono adoperate principalmente in acque molto mosse, mentre quelle aperte sono adatte ad attività meno estreme.
Questo gioco può essere definito come una combinazione di caratteristiche del basket, della pallanuoto e della canoa. E’ veloce ed aggressivo, ma alquanto privo di infortuni. Le tattiche di gioco sono simili a quelle del basket e della pallanuoto con una palla passata di mano in mano tra i giocatori della squadra (con uso della pagaia sulla palla limitato) e lanciata direttamente nella porta avversaria.
Un giocatore in possesso della palla può essere marcato e spinto in acqua dall’avversario con lo scopo di conquistare la palla.
La palla può essere in possesso di un giocatore per non più di 5 secondi, ma può essere lanciata in avanti e ripresa per prolungare il controllo su di essa azzerando l’orologio.
La Canoa Polo può essere giocata in piscine al chiuso ed all’aperto, in fiumi con poca corrente o laghi, e in ogni modo in qualsiasi campo di dimensioni 35 per 23 metri. Le porte devono essere di 1,5 metri di larghezza per 1 metro di altezza, realizzate in legno o metallo con una rete all’interno, e sospese sopra l’acqua ai lati opposti del campo. Un giocatore può agire da portiere piazzandosi in fronte alla porta ed alzando la pagaia verticalmente. Ci sono delle regole speciali che proibiscono ai giocatori di attaccare il portiere, quando esso si trova nella posizione difensiva.
Una partita dura al massimo 20 minuti, divisi in due intervalli in cui, durante la pausa, ci si cambia di campo. Due arbitri controllano lo svolgimento del gioco, ciascuno su un lato lungo del campo. I giocatori usano caschi con griglie metalliche di protezione facciale e giubbotti salvagente per la protezione del torace.
ORIGINI
Un’ipotesi probabile presente nelle menti di tutti può essere ricondotta ad un articolo tratto dal settimanale inglese “The Weekly” datato Settembre 1880, il quale mostrava una partita svoltasi a Hunt’s Quay in Scozia, dove sulla riva del mare uomini seduti sopra le botti provviste di teste e code di cavallo giocavano con una palla.
Ciascuna botte era zavorrata sotto la linea di galleggiamento in maniera tale da tenerla a galla. I giocatori usavano una specie di pagaie di legno per la propulsione ed il contatto con la palla. Molto probabilmente quei gentiluomini stavano semplicemente cavalcando in giro imitando il gioco terrestre del polo, e l’eventuale metamorfosi nella canoa polo moderna non dovrebbe essere presa in considerazione come avente inizio in quel epoca.
E’ molto importante tener conto del fatto che il termine ‘polo’ non è usato in congiunzione con un specifico gioco, come è stato derivato dall’antica parola sanscrita ‘pulu’, proveniente dalla regione indiana Gujarat e significante palla. Di conseguenza canoa o kayak polo è un gioco acquatico tra due squadre che usano la palla per segnare delle reti.
Il gioco della canoa polo ha subito molte trasformazioni e possedeva molte varianti da quando è stato introdotto.
Nel 1988 la Federazione Internazionale della Canoa (I.C.F.) ha uniformato le regole della canoa polo in uno stile standard basato sulle varianti anglo-australiane-francesi con stile di gioco a ‘solo mano’. Queste regole sono state usate in maniera sperimentale per 4 anni da tutte le federazioni.
Nel 1992 l’I.C.F. ha compilato il regolamento finale che forma la base del gioco odierno, cosi come lo conosciamo. Molto prima però vi erano differenti stili di gioco in diverse nazioni sparse nel mondo, ed è molto affascinante comprendere che stili erano applicati in quelle nazioni e come sono stati introdotti.
Il seguente articolo è la documentazione della ricerca fatta da me per trovare le origini e lo sviluppo di questo sport in diverse parti del mondo, menzionando dove è possibile le persone che hanno dato inizio a questo movimento nei rispettivi Paesi d’origine.
GERMANIA
Per dare un punto d’origine al moderno gioco della canoa polo, la più probabile attribuzione andrebbe alla Germania, dove questa forma di gioco è stata giocata nel lontano 1920.
Le prime partite erano disputate su fiumi e laghi da parte di squadre di canoa fluviale ed olimpionica.
Vi è documentazione accertata che le squadre tedesche ebbero le proprie Divisioni ed i Campionati di Canoa Polo giocati sui campi regolari. Presumibilmente avevano anche un regolamento che governava quella disciplina.
La variante tedesca aveva originariamente i giocatori seduti in pesanti kayak di 4 metri di lunghezza che giocavano in campi da 90 metri di lunghezza. Vi era una porta galleggiante ai lati del campo, identica a quella della pallamano, ma larga 4 metri ed alta 1,5. i giochi avevano durata di 20 minuti suddivisi in 2 tempi. I giocatori potevano passare palla e segnare sia con le mani che con la pagaia, anche se era più comune usare le mani. Il contatto corpo a corpo era vietato. I giocatori usavano caschi senza protezione facciale ma i giubbotti salvagente erano obbligatori per tutti i giocatori. A causa del peso e delle dimensioni delle canoe, era praticamente impossibile per un giocatore capovolgersi utilizzando la tecnica del eskimo.
Ad Essen ci sono state delle squadre che hanno realizzato manuali, trofei, gagliardetti e coppe, e disputato partite agli albori del gioco.
Il gagliardetto della foto,(vedi appendice fotografica) uno dei tanti esposti nella sede del club KG Wanderfalke di Essen, dà prova all’epoca delle sue origini.
Questo tipo di gioco non ha subito sostanziali cambiamenti fino all’introduzione del regolamento I.C.F. nel 1992. Nell’ultima parte degli anni novanta i principali tornei sono stati organizzati nelle città tedesche come Monaco, Hannover, Nurimberga ed Essen.
La Deutschland Cup che si svolge ogni weekend di Pentecoste, è il torneo più grande di tutta la Germania ed uno dei più grandi d’Europa, dove partecipano molte squadre importanti di diversi Paesi.
La 35° edizione di questo torneo ha avuto luogo nel maggio 2005.
La Germania possiede anche una delle più forti squadre di canoa polo a livello mondiale. Nei Campionati Mondiali del 2004 svolti a Miyoshi in Giappone, la Nazionale Maschile si è classificata seconda.
FRANCIA
Per la prima volta il gioco della canoa polo è stato menzionato in un articolo datato 23 Giugno 1929 e riferito ad un evento nautico avuto luogo a Chalifert dove, durante l’incontro del Canoa Club della
Francia, predecessore del French Federation Canoe Kayak (F.F.C.K.) è stata arbitrata una partita di “canoe balle” da un certo ‘Monsieur Jaubert’. Nient’altro è stato descritto per poter dare migliori informazioni sul gioco.
I partecipanti probabilmente adottavano nel gioco delle canoe aperte e non i kayak come oggi.
Un documento interessante apparso nel 1935 sulla rivista “La Riviere” (edizione numero 271/1935 pagina 89-90) pubblica una serie di regole per la “canoe balle” realizzate da un gruppo di esperti suddiviso equamente tra giocatori ed arbitri di rugby e pallanuoto. Quella autorità dichiarò che era la sua intenzione creare un nuovo stile di gioco ed in futuro una federazione di canoa polo.
Vi erano pure scritti i 13 punti che dovrebbero governare il gioco (lunghezza del campo tra 60 e 100 metri, larghezza pari a quella del fiume, squadre di 3,4,5 giocatori, regole di gioco, regole di arbitraggio, ecc)
Con le regole di gioco del 1935 è nato un grande entusiasmo tra gli atleti nel praticare quella nuova disciplina che veniva giocata principalmente durante delle manifestazioni o dei eventi importanti.
Nell’anno 1943, le nuove regole sono state sviluppate da Marcel Stibbe e subito dopo la C.C.F. divenne K.C.F.F. Successivamente il gioco della Canoe Balle si evolse in Kayak Balle. Quel cambiamento evidenziò la superiorità del kayak rispetto alle canoa.
Nel 1947 a Perigeux, in accordo con un certo Daniel Bonigal, si svolse un torneo sul canale della Marne, al quale parteciparono molte squadre dell’area parigina. Intorno al 1951 a causa della riduzione degli eventi organizzati durante le festività pubbliche l’interesse per il kayak polo venne ridotto.
Il nome Kayak Polo era ufficialmente accreditato durante un incontro dell’ C.C.F.F. avvenuto nel settembre 1983 a Parigi.
Nel 1974, durante i campionati di discesa canoistica francese a Thonon-Les-Bains, la Federazione Francese delegò Francois Parmentier, all’epoca consigliere regionale tecnico della regione di Dauphine Savoia, a organizzare un torneo di Kayak Polo intitolato “French League Cup” in quanto quella era una nuova disciplina spettacolare che avrebbe potuto migliorare la preparazione degli atleti per le gare di slalom e discesa.
Nel 1984, dopo aver visto il successo di quel torneo, la F.F.C.K. decise di organizzare un campionato di kayak polo.
Il campionato di kayak polo francese ebbe il suo debutto nel 1986 con 8 squadre selezionate per la prima divisione, le quali giocarono partite di andata e ritorno. Vi era pure una seconda divisione composta dalle squadre rimanenti. Nel 1987 la Federazione Francese chiarificò il regolamento di gioco e di arbitraggio.
Nel 1988 ebbe luogo un’ulteriore diffusione di quello sport all’interno delle regioni francesi, mentre nel 1992 anche la Francia adottò il regolamento I.C.F.
La Francia è attualmente una delle squadre più forti al livello mondiale. Ai Mondiali 2004, tenutisi in Giappone la sua Nazionale Maschile si è classificata quarta.
GRAN BRETAGNA
Per la prima volta la canoa polo è stata menzionata in Inghilterra in seguito all’attività svolta da Oliver J. Cock, MBE, il quale inventò una versione del gioco nella seconda metà degli anni 40, appena alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Il gioco è stato menzionato per la prima volta nel suo libro “You and your canoe” pubblicato in Inghilterra nella metà degli anni 50.
Nell’aprile del 2005, subito prima di completare questo articolo, ho avuto la possibilità di parlare direttamente con lui ed ottenere i dettagli storici di prima mano. Mi ha raccontato che quando viveva in prossimità del fiume a Hambleden-on-Thames nel 1947, era abituato ad uscire in canoa con alcuni amici, tutti quanti membri di un club locale, il Chalfont Park Canoe Club.
Oliver Cock fece anche parte di un comitato di verifica delle competenze canoistiche per La British Canoe Union e divenne allenatore della Nazionale di slalom nel 1948. Tra gli altri ruoli d’importanza ricordiamo che era stato Presidente della British Dragon Boat Association fino al 2000.
Nel 1966, grazie all’invenzione di un nuovo tipo di canoa dedicato all’apprendimento della tecnica in piscina, la canoa polo decollò realmente. Bert Keeble dell’ Essex fu contattato per disegnare una canoa senza parti appuntite al fine di non rovinare i bordi delle piscine. Egli realizzò un’imbarcazione in legno che l’allenatore della nazionale provò al Crystal Palace di Londra. Essa era subito parsa adatta alla funzione da svolgere e di conseguenza Alan Byde ne realizzò una in fibra di vetro chiamandola Baths Advanced Trainer, o BAT. Quel nome era appropriato e presto la canoa divenne famosa per la sua versatilità. In fondo le attuali canoe da gioco sono dei diretti discendenti del BAT kayak.
Nel 1970 il National Exhibition Committee decise di inserire l’ancora non molto noto gioco della canoa polo all’interno della International Canoe Exibition del Crystal Palace al fine di presentarlo ad un pubblico più ampio. Alla fine di tale mostra venne realizzato un comitato con lo scopo di renderlo uno sport agonistico e cosi venne stillato il primo regolamento.
Nel 1971 ebbe luogo il primo campionato nazionale presso la piscina del Crystal Palace e da allora il gioco era cresciuto divenendo popolare attraverso la formazione delle divisioni e la presenza di numerose competizione formatesi sulle isole Britanniche.
Le squadre inglesi erano costantemente dominanti sulla scena mondiale della canoa polo, e negli anni vinsero innumerevoli titoli sia nella categoria maschile che femminile.
Nel 2004 in Giappone la Nazionale Femminile si è aggiudicata il titolo di Campione del Mondo mentre gli uomini risono classificati terzi.
ITALIA
In Italia questo sport è stato introdotto per la prima volta alla comunità di canoa da parte mia, durante una manifestazione internazionale organizzata dal mio club, il Natisone Kayak Club di Manzano, sul fiume Natisone. Organizzammo un raduno dei canoisti per un weekend d’estate ed inserimmo un torneo quadrangolare di canoa polo nel programma pomeridiano del 9 settembre 1979 come culmine della giornata della gara di discesa.
Quattro squadre partecipanti erano: Natisone Kayak Club, Canoa Club Udine, Canoa Club XXX Ottobre di Trieste e Soske Elektrarne, della Slovenia. Tutti i partecipanti avevano conoscenze di canoa fluviale ma non avevano mai giocato canoa polo in vita loro. Quello fu anche il primo torneo internazionale realizzato in Italia assieme all’avvento di quella nuova disciplina. Vi era un grosso entusiasmo tra le squadre per quel nuovo sport e la voglia di praticarlo nel futuro.
L’idea di praticare la canoa polo mi venne quando vidi un’immagine del gioco sfogliando un’Enciclopedia dello Sport in una libreria locale. Avevo pensato che quel attività potesse essere una piacevole alternativa per me e i miei amici durante i mesi estivi, in quanto il nostro fiume alpino che scorre per il paese tende a rallentare la corrente diventando praticamente un lago . In quel modo avremmo potuto garantirci l’attività canoista anche nei mesi secchi.
Inizialmente giocavamo la palla solamente con la pagaia, sia per passare che segnare.
Durante i primi anni mi era stato praticamente impossibile reclutare nuove squadre per praticare il gioco ed anche coinvolgere la Commissione Italiana Canoa perché tutto il loro interesse all’epoca era rivolto allo slalom ed alle attività di discesa. Nonostante tutto non mi arresi e andai avanti confidando in un gioco che credevo avrebbe avuto un grande futuro.
Nell’ottobre del 1983 eravamo invitati dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano (C.O.N.I.) per giocare una partita dimostrativa contro una selezione di altre squadre italiane (a quel epoca le uniche squadre di canoa polo erano del nord Italia) durante la settimana dei Giochi Della Gioventù, presso la piscina interna del Foro Italico di Roma.
Quella partita ampiamente pubblicizzata a Roma fornì le basi per stimolare l’interesse di altre società, ora anche del centro e sud Italia, che in seguito formeranno le loro squadre di canoa polo.
Nel novembre 1982 a Mestre (Venezia) ebbe luogo un’importante incontro tra il Canoa Club Mestre, che rappresentava sezione degli atleti del Veneto, ed il Natisone Kayak Club che rappresentava quelli del Friuli, con lo scopo di promuovere lo sport della canoa polo non solo nelle regioni del nord ma in tutta l’Italia.
Dal 1986 in poi altre squadre italiane cominciarono a viaggiare all’estero partecipando a numerosi tornei internazionali in giro per l’Europa.
Il primo Torneo Nazionale si tenne nel 1987 ed era nominato Coppa Italia, vinto poi dall’ A.S. Roma Canoa Polo.
Dal 1989 il nostro torneo veniva organizzato solo col regolamento I.C.F.
Il 1992 era stato l’ultimo anno in cui le squadre italiane giocarono ufficialmente con le regole “solo pagaia”.
Nel 1993, la Federazione Italiana, come pure tutti gli altri Paesi, adottò il regolamento I.C.F. Il primo Campionato nazionale con queste regole ebbe come vincitore il club A.R.C.I. Lerici.
L’Italia ai mondiali del 2004 si è classificata seconda nella categoria maschile U21 e quinta in quella maschile.
PAESI BASSI
Si sa poco sulle origini della canoa polo in Olanda. Nel 1976 uno dei primi giocatori era un certo Fritz Jager che giocava con il Canoa Club Ossa di Heerhugowaard. Assieme ad altri giocatori utilizzavano i kayak giocando senza salvagente ma con i caschi con visiera.
La versione olandese del gioco era una via di mezzo tra quella tedesca e quella italiana. Cosi come nel gioco tedesco utilizzavano porte galleggianti uguali a quelle della pallanuoto. Il campo misurava 30-40 metri di lunghezza per 20 di larghezza. Il dribbling della palla si poteva fare sia con la mano che con la pagaia,ma come nella variante italiana, si poteva segnare solo con la pagaia e soltanto da un giocatore che non ha preso possesso della palla un attimo prima di tirare. Nel caso avesse avuto il possesso della palla, avrebbe dovuto passarla ad un altro giocatore, il quale la dovrebbe tirare direttamente con la pagaia. Il placcaggio era concesso e la tecnica dell’eskimo – essenziale. Le partite si svolgevano in piscine, canali, fiumi e laghi.
Negli anni 80 si erano svolti Tornei Internazionali presso città come Amsterdam e Wormer e l’attività di polo era cresciuta rapidamente in tutta la nazione.
Nel 1988 Fritz Jager si ritirò dal gioco ed divenne il presidente del Comitato Canoa Polo dell’ I.C.F. Il regolamento I.C.F. era adottato nel 1992 e da allora le squadre olandesi erano emerse come alcune tra le più forti al livello internazionale.
Attualmente la Nazionale Uomini sono i Campioni Mondiali dei giochi del Giappone 2004. Nel 2005 la loro Nazionale ha vinto il torneo del Pentecoste di Essen mentre il club olandese Deventer ha vinto l’International Charleroi Tournament in Belgio.
CONCLUSIONI
Sono stato molto fortunato a poter far parte di questo movimento della canoa polo negli ultimi 25 anni, i quali ritengo fossero i suoi anni formativi fino all’unificazione del regolamento. Avendo giocato in molte nazioni prima del 1992, ciò mi ha permesso di raccogliere informazioni di prima mano sulle varie varianti del gioco. Inoltre ho avuto l’opportunità durante i miei anni agonistici di sviluppare delle amicizie durature con molti atleti ed organizzatori sia Europei che Australiani, coi quali mi tengo ancora in contatto.
Vorrei chiedere a tutti i giocatori di canoa polo di riflettere un momento su tutto lo sforzo che molte persone hanno fornito appassionatamente per creare, promuovere e sviluppare questo gioco, senza le quali nessuno di noi potrebbe ora trarre piacere da questa affascinante disciplina sportiva.
Io, come molti altri, spero di vedere presto il gioco della canoa polo integrato a livello Olimpico.
>>> Questo è un soltanto un assaggio del libro narrante qui le vicende dei 5 diversi stili di gioco prima dell’unificazione nel 1992. Il testo integrale con più capitoli e diverse fotografie (edizione del Settembre 2005) lo può acquistare mandando un mail al seguente indirizzo: natisonekayakclub@yahoo.com